L’eremo di Santa Maria Giacobbe
Un luogo affascinante, mistico e unico, che vale la pena di visitare e scoprire: l’eremo di Santa Maria Giacobbe a Pale.
Pale e l’eremo di Santa Maria Giacobbe. A pochi chilometri da Foligno e facilmente raggiungibile in auto dal nostro resort, lungo la vecchia Strada Statale 77 che da Foligno porta verso l’Adriatico (non la strada nuova quella ad alto scorrimento) la stessa strada che conduce verso il celebrato paese di Rasiglia si trova il piccolo paese di Pale. Tranquillamente adagiato sotto lo scoglio di Pale (il massiccio privo di alberi che con la sua croce domina tutta la valle fino a Foligno) e su ripidi pendii che conducono al Parco dell’Altolina con le sue suggestive cascate, Pale in passato era un ricco centro industriale con una fiorente cartiera, oggi residuato di archeologia industriale.
Dalla strada statale si nota facilmente una costruzione particolare costruita letteralmente all’interno della roccia: si tratta dell’eremo di Santa Maria Giacobbe, uno dei numerosi santuari terapeutici che sorgono nella montagna folignate. L’Eremo è intitolato a Maria Jacobi, una delle Marie che pregarono ai piedi della croce sotto il Cristo Morente. La leggenda narra che la Santa scelse questo luogo ameno per dedicarsi alla preghiera contemplativa. Proprio per questo motivo l’eremo fu riconosciuto come santuario terapeutico e gli abitanti locali usavano (tradizione che rimane ancor oggi) recarsi in preghiera (scalzi) per la festa dell’Ascensione e per la festa della Santa, il 25 maggio.
Diverse sono state le persone che nel corso degli anni hanno deciso di abitare in eremitaggio in questi luoghi fino ai giorni nostri.
Oggi l’eremo è disabitato ma è possibile visitarlo chiedendo prima le chiavi per poter accedere all’interno della chiesa, che presenta degli interessanti affreschi di scuola giottesca.
Il percorso. Partendo dal paese di Pale si percorre un suggestivo cammino che si inerpica verso il santuario con dei tratti panoramici unici, dai quali è possibile ammirare il territorio circostante. Essendo un santuario terapeutico la tradizione vuole che lungo il cammino il viandante ripercorra la stessa strada intrapresa da Maria di Giacobbe, pertanto deve appoggiare il piede nell’orma impressa nella roccia e le mani negli incavi che la leggenda vuole essere stati fatti dalla santa, per ottenere la guarigione o la protezione per sé o per i propri congiunti.
Il percorso è segnato dalle 14 stazioni della Via Crucis e prevede ben 305 gradini posti in mani discontinua per questo si consiglia di munirsi di scarpe da trekking o con suola antiscivolo e di evitare le ore più calde, in quanto spoglio di alberi.
Il ritorno nel nostro resort. Alla fine di una intensa giornata dedicata alle escursioni in montagna, alla contemplazione delle opere della natura e delle bellezze artistiche sarà piacevole rilassarsi nel nostro bellissimo resort moderno e accogliente e scegliere di concedersi anche qualche momento di pausa presso la piscina del nostro parco acquatico Flex Beach.